Tentata Vendita (menu Vendite)

Caso 1 - Agente con depositoCaso 2 - Agente senza depositoStampa Riepilogativa D.d.T. "F"Genera Fatture da D.d.T. "F"

Il problema della tentata vendita, che consiste in una forma particolare di vendita tramite offerta presso la sede dei possibili acquirenti, deve essere analizzata sotto l'aspetto della fatturazione e sotto l'aspetto della gestione del magazzino. Dal punto di vista della fatturazione, nella tentata vendita l'emissione del documento accompagnatorio si attua in due tempi differenti e cioè prima dell'inizio del trasporto e quando si vende il bene. Prima dell'inizio del trasporto deve essere emesso un documento (modello "E") in duplice esemplare, di cui uno deve scortare i beni viaggianti.

Al rientro in sede dopo il giro di lavoro, sull'esemplare che ha accompagnato il trasporto devono essere annotate la quantità dei beni invenduti, ritirati per reso e per sostituzione, in tal modo che, per differenza con la quantità caricata, si possano determinare le quantità cedute. All'atto della vendita il conducente dell'automezzo emette un secondo tipo di documento (modello "F"), sempre in duplice copia, che può essere D.d.T. o fattura.

Se è D.d.T., la fatturazione avviene da parte del magazzino cedente all'acquirente, in base alle quantità cedute tramite documento "F". Dal punto di vista delle movimentazioni di magazzino, fra il magazzino cedente e l'acquirente interviene una terza parte (il conducente dell'automezzo). Il movimento tra il magazzino cedente e l'automezzo e' costituito dal D.d.T. "E", mentre quello tra l'automezzo e l'acquirente e' costituito dal D.d.T. "F".

All'atto della vendita nel luogo della sede del possibile acquirente, si possono verificare le seguenti operazioni:

  • Vendita di merce a cliente;
  • Sostituzione di merce a cliente;
  • Reso di merce da parte del cliente.
Ciascuna di queste attività viene gestita da una specifica causale di magazzino. Al rientro in sede dopo il giro di lavoro, la sommatoria di tutte le operazioni del giorno, distintamente per ciascun tipo di causale, viene riportata manualmente sul D.d.T. "E" emesso alla partenza.

Se l'automezzo non ha deposito, ogni sera le quantità del suo magazzino ritornano a zero, mentre il magazzino cedente viene decurtato delle sole quantità vendute tramite D.d.T. "F" ed incrementato delle quantità rese da cliente, sempre contenute nei D.d.T. "F". Se l'automezzo gestisce un proprio deposito, ogni sera sarà calcolata una rimanenza finale da riportare come "rimanenza iniziale" sul successivo modello "E" emesso.

Dal punto di vista pratico, occorre che la ditta che attua la tentata vendita predisponga i propri archivi come sotto spiegato.


Attenzione Chi utilizzasse altri codici causali dovrà porre attenzione al fatto che essi si comportino come le causali standard.


Elenchiamo comunque di seguito i parametri per una corretta compilazione delle causali che interessano la gestione della tentata vendita.

(452) EMISSIONE D.D.T. "E" TENTATA VENDITA

Progressivi Scarichi "+"; Colonna Stampa: "U"; Tipo Stampa: "Q"; Causale Collegata: (101) CARICO QUANTITA' E VALORE.

(461) VENDITA D.D.T. "F" TENTATA VENDITA

Progressivi Scarichi: "+"; Progressivi Scarichi Valorizzati: "+"; Progressivi Valore Scarichi: "+"; Colonna Stampa: "U"; Tipo Stampa: "E".

(462) VENDITA D.D.T. "F" TENTATA VENDITA

Progressivi Scarichi: "+"; Colonna Stampa: "U"; Tipo Stampa: "E".

(464) CARICO PER SOSTITUZIONE "F" TENTATA VENDITA

Progressivi Scarichi: "-"; Colonna Stampa: "E"; Tipo Stampa: "Q"; Causale Collegata: (465) SCARICO PER SOSTITUZIONE "F" TENTATA VENDITA.

(465) SCARICO PER SOSTITUZIONE "F" TENTATA VENDITA

Progressivi Scarichi: "+"; Colonna Stampa: "U"; Tipo Stampa: "Q"; Causale Collegata: (464) CARICO PER SOSTITUZIONE "F" TENTATA VENDITA.

(468) RESO DA CLIENTE "F" TENTATA VENDITA

Progressivi Scarichi: "-"; Progressivi Scarichi Valorizzati: "-"; Progressivi Valore Scarichi: "-"; Colonna Stampa: "E"; Tipo Stampa: "E". Verificare inoltre che siano rispettate le seguenti condizioni.

  1. Deve essere caricato un codice magazzino della ditta che attua la tentata vendita (magazzino principale o cedente).
  2. Deve essere creato un codice magazzino per ciascun automezzo utilizzato per il trasporto.
  3. Deve essere creata un'anagrafica cliente per ciascun conducente degli automezzi impiegati; in particolare bisogna indicare nel campo "Descrizione 1" il numero di targa dell'automezzo in uso e nel campo "Codice Raggruppamento" il codice della zona.
  4. Nel caso di agente con deposito, deve esistere nella tabella Tipi Documento un modello di documento del tipo " D.d.T. da non fatturare" (ad esempio "B2"), da utilizzare per l'emissione del modello "E" (allo scopo, in questo tipo di documento, occorre lasciare in bianco il campo "Codice Documento Fattura"); come "Causale di Magazzino" indicare "452" (emissione D.d.T. tipo "E") e come "Codice Magazzino" indicare il magazzino della ditta che pratica la tentata vendita. In "Personalizzazione Documenti" per il tipo documento in oggetto bisogna poi rispondere "S" alla domanda "Magazzino Collegato" e "S" alla domanda "Causale Magazzino Collegata", in modo che questi due dati siano chiesti in fase di inserimento.
  5. Nel caso invece di agente senza deposito, deve esistere nella tabella Tipi Documento un modello di documento del tipo " D.d.T. senza scarico di magazzino" (ad esempio "B3"), da utilizzare per l'emissione del modello "E".
  6. Devono essere predisposte particolari causali di magazzino che gestiscano rispettivamente le seguenti operazioni (tra parentesi e' indicato il codice causale già predisposto fornito con gli Archivi di Base):
    • Emissione del D.d.T. "E" (452);
    • Vendita tramite D.d.T. "F" (462);
    • Carico per sostituzione di merce tramite D.d.T. "F" (464);
    • Scarico per sostituzione di merce tramite D.d.T. "F" (465);
    • Reso di merce tramite D.d.T. "F" (468).