F.A.Q. Comunicazione Analitica Dati I.V.A. - Fatture emesse e ricevute
CARATTERISTICHE E ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO CADI

Se il servizio CADI era già stato attivato in precedenza, le credenziali rimangono le stesse e non verranno inviate nuove credenziali tramite e-mail.

Il servizio Digital Hub può essere utilizzato anche la per la Comunicazione Analitica Dati I.V.A., però in aggiunta al servizio Fatturazione Elettronica deve essere sottoscritto il contratto di acquisto del servizio CADI.

L’utente che attiva l’azienda Master e le aziende aggiuntive riceverà sempre e solo due email con le credenziali dell’utente Master e dell’utente Servizio. In ogni azienda definita in Gestionale 1 dovranno essere indicate le stesse credenziali per l’utente servizio; al fine della creazione del file verrà poi eseguito un controllo di validità tra la partita I.V.A. definita in Anagrafica Azienda in Gestionale 1 e la partita I.V.A. presente sulle Aziende cedenti create in seguito alla sottoscrizione del contratto.

Qualora l’utente finale modifichi i dati dell’azienda successivamente all’attivazione del servizio CADI, non riceverà delle nuove credenziali tramite e-mail. La variazione dei dati anagrafici dell’azienda deve comunque essere contrattualizzata contattando il servizio clienti Zucchetti e il servizio di attivazione di Digital Hub si preoccuperà di apportare tutte le modifiche necessarie nell’ambiente dell’utente finale.
NOTA: in Digital Hub le eventuali comunicazioni inviate con i precedenti dati anagrafici rimangono comunque archiviate e visibili; si consiglia di procedere con il processo di variazione dei dati anagrafici dell’azienda quando tutte le comunicazioni in lavorazione hanno concluso l’iter.
In Gestionale 1, la variazione dell’anagrafica azienda deve essere effettuata dall’utente. Qualora l’utente crei una nuova azienda di lavoro si dovrà nuovamente effettuare l’attivazione del collegamento al Digital Hub compilando la scelta “Parametri Digital Hub” con le credenziali già in possesso e si dovranno compilare le impostazioni nella scelta “Parametri CADI/Esterometro”. Si ricorda che, nella scelta “Parametri Digital Hub”, nel pulsante “Avanzate”, può essere specificato un prefisso per identificare i documenti dell’azienda in Digital Hub, che solitamente è il codice dell’azienda. Qualora l’utente crei una nuova azienda di lavoro la variazione di tale dato è subordinata alla preferenza dell'utente: se tramite Gestionale 1 volesse tenere sotto controllo sia i documenti inviati precedentemente che quelli futuri, dovrà impostare come codice identificativo quello dell’azienda precedente, mentre se vuole mantenere le aziende separate (e così il monitoraggio dei documenti) allora può evitare di fare questa modifica.
GESTIONE E PREPARAZIONE DATI

I dati delle fatture emesse con relative note di variazione dovranno essere inviati in forma analitica, indipendentemente dalla loro registrazione (sono comprese quindi, ad esempio, quelle annotate o da annotare sul registro corrispettivi, di cui all’art. 24 del D.P.R. n. 633/1972).
Sono esclusi, invece, i dati contenuti in altri documenti come gli scontrini e le ricevute fiscali.
Pertanto, in Gestionale 1, vengono considerati tutti i movimenti contabili registrati con causali di tipo movimento “Fattura” o “Nota credito” associate sia al registro I.V.A. vendite, sia al registro I.V.A. corrispettivi; vengono invece escluse automaticamente le registrazioni contabili con causali aventi “Tipo movimento” come “Corrispettivo a scorporo” o “Corrispettivo a ventilazione”. L’utente può eventualmente utilizzare il pulsante “Nuovo doc. integrativo” per inviare nella Comunicazione le registrazioni contabili che vengono escluse dalla procedura, ma che devono essere comunque trasmesse all’Agenzia delle Entrate - previa verifica con il proprio consulente fiscale.

Il campo “Tipo operazioni” presente nella scelta “Codici I.V.A.”, consente di distinguere gli acquisti/cessioni di beni dalle prestazioni di servizio rese/ricevute; nell’ambito della Comunicazione, esso viene considerato per attribuire automaticamente il tipo documento CADI sulle fatture di acquisto intracomunitarie, in quanto sono previste due apposite tipologie: TD10 per i beni e TD11 per i servizi.
Nelle specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate, le fatture ricevute intracomunitarie devono riportare tale tipologia distinguendo i beni dai servizi; in Gestionale 1 questa informazione viene compilata automaticamente nel file XML verificando il tipo operazione indicato sul codice I.V.A.. Nel caso in cui il medesimo documento fattura presenti dati riferiti sia a cessioni di beni che a prestazioni di servizi, come da Circolare n. 87/E del 05/07/2017 dell’Agenzia delle Entrate, la procedura compila il tipo documento CADI utilizzando un criterio di “prevalenza” legato all’importo delle cessioni e delle prestazioni. Pertanto, se il valore delle cessioni di beni è maggiore di quello delle prestazioni di servizi, verrà valorizzato l’elemento informativo con il valore “TD10 - Fattura per acquisto intracomunitario beni” e viceversa. È possibile indicare il “Tipo CADI” anche sul singolo movimento contabile e sulla causale contabile, pertanto la procedura per la compilazione di tale dato verifica nell’ordine:
- presenza del tipo CADI sul movimento contabile (pulsante “CADI”);
- presenza del tipo CADI sulla causale contabile;
- per le fatture intracomunitarie di acquisto il tipo operazione sul codice I.V.A.

Qualora si debba differenziare il tipo documento CADI su alcuni documenti per indicare il valore TD10 per i beni o TD11 per i servizi, è necessario compilare il campo “Forza tipo CADI”, selezionando il pulsante “CADI” sul singolo movimento contabile. Il movimento contabile può essere richiamato dalla scelta “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”) oppure selezionando il pulsante “Gestisci documento” presente nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A. – Fatture Emesse e Ricevute”.

Qualora si debba differenziare il tipo documento CADI su alcuni documenti per indicare il valore TD10 per i beni o TD11 per i servizi, è necessario compilare il campo “Forza tipo CADI”, selezionando il pulsante “CADI” sul singolo movimento contabile. Tale operazione può essere effettuata richiamando il movimento contabile dalla scelta “Gestione Movimenti” (menu “Contabilità”) oppure selezionando il pulsante “Gestisci documento” presente nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A. – Fatture Emesse e Ricevute”.

Nella Comunicazione delle Fatture Emesse vengono considerati tutti i movimenti contabili generati dal consolidamento dei documenti di vendita. Per quanto riguarda la causale contabile con le relative informazioni, viene considerata quella indicata nella scelta “Tipi Documento di Vendita”, i cui codici sono stati utilizzati nell’emissione dei documenti dalla scelta “Gestione Documenti” (menu “Vendite”). In riferimento ai codici I.V.A. con la relativa informazione “Natura”, vengono considerati i codici utilizzati nell’emissione del documento di vendita e compilati nelle righe di corpo degli articoli e nelle spese di calce.

La compilazione del “Codice nazione” nella scheda “Generali” delle Anagrafiche Clienti/Fornitori, è obbligatoria solo per i soggetti esteri. Qualora il codice non sia compilato, nella Comunicazione il dato viene valorizzato automaticamente con il codice “IT” (Italia).

Dal momento che non sempre il “Tipo” soggetto in anagrafica viene compilato correttamente, al fine di evitare numerose segnalazioni sui dati anagrafici in fase di elaborazione della Comunicazione, sono stati introdotti degli accorgimenti nella procedura per cui vengono segnalate solo le situazioni in cui è effettivamente necessario un intervento manuale da parte dell’utente. Di conseguenza, un soggetto con compilata la Ragione sociale o Denominazione, la Partita I.V.A. e come tipo anagrafica “Persona fisica” non verrà segnalato come anomalo, anche se quest’ultima informazione non è coerente con il tipo soggetto. Per le ditte individuali, che di norma hanno indicato la Partita I.V.A. e il Codice Fiscale alfanumerico, se il “Tipo anagrafica” è stato definito come “Società”, nel file XML verrà riportata la Denominazione; se, invece, sono definite come “Persona fisica” saranno riportati il Nome e il Cognome se presenti, diversamente verrà riportata la Denominazione.
È tuttavia importante fare attenzione che sui soggetti fornitori intracomunitari il tipo anagrafica indicata sia “Appartenente UE”, perché in questo modo sarà possibile attribuire in automatico come Tipo documento CADI “TD10” o “TD11”, obbligatorio per le fatture di acquisto di beni o di servizi.

No, il domicilio fiscale non deve essere compilato, in quanto nella comunicazione i dati relativi alla sede vengono valorizzati con le informazioni della sede legale (scheda “Generali” delle Anagrafiche Clienti/Fornitori) per tutti i tipi di anagrafiche (persone fisiche, società, ecc.).

Per agevolare la creazione della Comunicazione dei dati fatture, tutti i soggetti che in anagrafica hanno indicato come “Tipo” il valore “Persona fisica” e sui quali non sono state indicate le informazioni Nome e Cognome, la procedura nelle “Informazioni soggetto CADI” compila i dati relativi a “Cognome e Nome” ricavandoli dalla Ragione sociale e dal Codice fiscale, segnalando comunque i soggetti con un messaggio di avviso non bloccante. Questa operazione, purtroppo, non è fattibile quando all’interno della ragione sociale sono indicati più nomi o cognomi. Viene segnalata una anomalia di tipo bloccante sul soggetto che può essere corretta provvedendo manualmente alla compilazione dei dati relativi al nome e al cognome.

Per le fatture emesse, nei dati anagrafici del cliente è possibile compilare solo il Codice Fiscale, sia numerico che alfanumerico. Se il “Tipo anagrafica” è stato definito come “Società” nel file XML verrà riportata la Denominazione, se, invece, è stato definito come “Persona fisica” saranno riportati il Nome e il Cognome se presenti, diversamente verrà riportata la Denominazione, senza presentare anomalie.

In Gestionale 1, l’identificazione dei soggetti esteri avviene utilizzando il codice ISO, ricavato dal “Codice nazione” specificato nella scheda “Generali” dell’Anagrafica Clienti/Fornitori e, in sua assenza, dal codice Nazione stesso e dal codice identificativo fiscale. Questo codice per i soggetti esteri UE può essere rappresentato da una Partita I.V.A. intracomunitaria, che deve essere inserita in Gestionale 1 nella scheda “Generali” dell’Anagrafica Clienti/Fornitori all’interno del campo Partita I.V.A., oppure da un identificativo fiscale da inserire nella scheda “Dom. Fisc.” nel campo “Identificativo Fiscale Estero”, che vale più in generale anche per i soggetti esteri extra UE. Nel caso di documenti emessi a persone fisiche non residenti, qualora non si disponga per questi soggetti né di Partita I.V.A., né di un identificativo fiscale, al fine di poter comunicare correttamente i dati (come specificato sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione FAQ del servizio “Fatture e Corrispettivi”) è possibile:
valorizzare l’elemento <IdPaese> con il valore relativo al paese del cessionario/committente e l’elemento <IdCodice> con un qualsiasi elemento identificativo del cliente (es.: nome e cognome o solo cognome, codice cliente o altro).
In Gestionale 1 occorrerà inserire il “Codice nazione” nella scheda “Generali” dell’Anagrafica Clienti e nel campo “Identificativo Fiscale Estero” un’informazione scegliendo tra nome e cognome o solo cognome, codice cliente o altro. Qualora non si disponga dei dati relativi alla sede dei soggetti esteri (siano essi Intra UE o Extra UE), è possibile procedere alla creazione del file XML ed, in corrispondenza dei dati obbligatori mancanti, vengono inserite automaticamente le diciture “Dato assente” per l’indirizzo, “00000” per il CAP e “DA” per la provincia.
I soggetti esteri possono anche essere identificati da una Stabile Organizzazione in Italia o avere un Rappresentante Fiscale in Italia. Per questo è possibile completare nell’Anagrafica Clienti/Fornitori le informazioni selezionando il pulsante “Altri dati” della scheda “Dom. Fisc.”. Queste informazioni se inserite vengono riportate all’interno del file XML.

Gli acquisti di beni effettuati in ambito extra UE, in Gestionale 1, avvengono in linea generale in tre fasi:
- la prima fase consiste nel ricevimento della merce e contestualmente la registrazione della Bolletta Doganale, attraverso l’inserimento di una fattura di acquisto indicando il fornitore con tipo anagrafica “Dogana”;
- la seconda fase consiste nella registrazione della fattura dello spedizioniere che avviene registrando una fattura di acquisto indicando il fornitore che ha effettuato la spedizione;
- la terza fase consiste nell’imputazione in contabilità della fattura estera, che avviene registrando un movimento di prima nota, in cui si movimentano i conti del fornitore “Dogana” e del fornitore estero.
Nella Comunicazione delle Fatture Ricevute saranno incluse le bolle doganali e le fatture dello spedizioniere, come da specifiche tecniche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate. Visto che le registrazioni delle bolle doganali potrebbero non contenere tutti i dati identificativi del soggetto, la Risoluzione 87/E dell’Agenzia delle Entrate del 05/07/2017 ha precisato quanto segue:
Al fine di non creare aggravi per i contribuenti […], si consente – solo con riferimento alle comunicazioni del periodo d’imposta 2017 – di valorizzare, all’interno della sezione <CedentePrestatoreDTR>, l’elemento informativo <IdFiscaleIVA>\<IdPaese> con la stringa “OO” e l’elemento <IdFiscaleIVA>\<IdCodice> con una sequenza di undici “9”.
In Gestionale 1, su tutti quei soggetti fornitori che hanno specificato nella scheda “Contabili” dell’anagrafica come “Tipo soggetto” il valore “Dogana”, vengono compilate in automatico le seguenti informazioni:
- nella denominazione viene inserire la dicitura “Dogana”;
- l’identificativo fiscale I.V.A. utilizzando, al posto della Partita I.V.A., una sequenza di undici “9” preceduto da “OO” come”IDPaese”;
- nei dati relativi alla sede viene inserita la dicitura “Dato assente” per l’indirizzo, “00000” per il CAP e “DA” per la provincia.
Qualora l’utente debba comunicare le bolle doganali con tutti i dati identificativi dei soggetti esteri, dovrà procedere con l’esclusione delle bolle doganali e l’inserimento dei documenti integrativi. Queste operazioni dovranno essere eseguite dopo aver selezionato la “Comunicazione delle Fatture Emesse e Ricevute” d’interesse e premuto il pulsante “Prepara”, utilizzando rispettivamente i pulsanti “Escludi documenti” e “Nuovo doc. integrativo” relativamente al soggetto interessato.

Le autofatture di vendita generate dalle fatture di acquisto reverse charge vengono automaticamente escluse dalla Comunicazione delle Fatture Emesse. Nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.” infatti, questi documenti vengono visualizzati di colore grigio con lo stato “Autofattura esclusa” e l’utente non può includerli nella generazione del file XML.
Come criterio di esclusione delle autofatture, Gestionale 1 verifica che la causale contabile utilizzata abbia associato un registro vendite e sia selezionata l’opzione “Reverse charge”.
L’esclusione delle autofatture avviene sulla base delle specifiche tecniche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, nelle quali si precisa che “Non vanno riportati, in questo blocco, i dati relativi alle ‘autofatture’, vale a dire a quelle fatture emesse dal cessionario/committente nei casi in cui non le abbia ricevute o, pur avendole ricevute, abbia rilevato in esse delle irregolarità”.

I documenti integrativi inseriti nella “Gestione Analitica Dati I.V.A. – Fatture Emesse e Ricevute” vengono salvati nella comunicazione e sono visibili solo accedendo alla stessa. I documenti integrativi sono elementi specifici della comunicazione, perché vengono creati per gestire informazioni non presenti all’interno del movimento contabile, ma che devono essere trasmesse all’AdE.

Nella Circolare 1/E del 07/02/2017, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, alla sezione “4. Ulteriori chiarimenti per i documenti riepilogativi delle fatture di acquisto/vendita” è riportato quanto segue:
“c) Documento riepilogativo delle fatture di acquisto/vendita - Indicazione dei dati analitici delle singole fatture.
L’articolo 1, comma 3, del d.lgs. n. 127/2015 e le regole tecniche definite con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 28 ottobre 2016 stabiliscono che le informazioni da trasmettere riguardano le singole fatture emesse e ricevute. Tale regola riguarda anche le fatture attive e/o passive di 9 importo inferiore a euro 300,00 per le quali è data facoltà di registrazione attraverso un documento riepilogativo (articolo 6, commi 1 e 6, del decreto del Presidente della Repubblica 9 dicembre 1996, n. 695): conseguentemente, anche per tali tipologie di fatture, indipendentemente dalla modalità di registrazione, è obbligatorio comunicare i dati relativi ad ogni singola fattura.”
Da quanto si può desumere ai fini normativi, qualora l’utente abbia provveduto alla registrazione del documento riepilogativo, ai fini della Comunicazione Dati Fatture Emesse e Ricevute dovrà procedere con l’esclusione del documento riepilogativo e l’inserimento dei singoli documenti integrativi. Queste operazioni dovranno essere eseguite dopo aver selezionato la “Comunicazione delle Fatture Emesse e Ricevute” d’interesse e premuto il pulsante “Prepara”, utilizzando rispettivamente i pulsanti “Escludi documenti” e “Nuovo doc. integrativo” relativamente al soggetto interessato.
Per quanto riguarda l’art.22 del DPR 633/72 relativo a una serie di casi per cui l’emissione della fattura non è obbligatoria si ritiene che, qualora i documenti siano stati emessi e registrati in contabilità, sia necessario comunque provvedere alla loro comunicazione; trattandosi tuttavia di situazioni particolari, consigliamo comunque una verifica preventiva con il consulente fiscale dell’azienda.

Nella Risoluzione n. 87/E del 05/07/2017 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate è stato specificato quanto segue:
“Si ritiene non plausibile l’emissione di una fattura “cointestata” verso cessionario/committente soggetto passivo IVA (B2B). Nel caso di una fattura emessa nei confronti di un cessionario/committente non soggetto passivo (B2C), la compilazione della sezione “Identificativi Fiscali” andrà effettuata riportando i dati di uno solo dei soggetti.”
In Gestionale 1, le fatture emesse “cointestate” vengono incluse nella Comunicazione e la sezione “Identificativi Fiscali” viene compilata con i dati del soggetto intestatario del movimento contabile, quindi con uno dei due soggetti “cointestatari”.

Per l’inserimento dei dati anagrafici relativi a un soggetto di San Marino è sufficiente inserire il codice Nazione “SM” nella scheda “Generali” e riportare la Partita I.V.A. o il codice identificativo fiscale estero di cui si dispone.

Per visualizzare il dettaglio degli avvisi non bloccanti presenti sui soggetti e/o sui documenti è possibile effettuare la “Stampa di controllo”, selezionando il formato “Stampa anomalie”, dalla scelta “Gestione CADI/Esterometro”. Inoltre, è possibile ordinare i soggetti e/o documenti selezionando la colonna “Stato” presente nella griglia della “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A. – Fatture Emesse e Ricevute” e per singolo soggetto/documento è possibile visionare gli avvisi selezionando i pulsanti “Dettagli cliente/fornitore” e “Dettagli documento”.
GENERAZIONE FILE XML

Nelle specifiche di trasmissione è indicato che il file XML deve avere una dimensione massima di 5 megabytes, mentre nelle specifiche tecniche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate viene indicato che il file delle fatture emesse/ricevute può contenere fino ad un massimo di 1.000 soggetti (clienti/fornitori) e per ogni soggetto sono previsti fino ad un massimo di 1.000 documenti. Qualora il file XML da generare dovesse eccedere i limiti previsti dalle specifiche tecniche dell’Agenzia delle Entrate per la comunicazione, Gestionale 1 provvederà automaticamente a creare più file per il periodo da comunicare. Il frazionamento del periodo, implica la gestione e l’invio di più file XML per la stessa comunicazione, secondo le stesse modalità con cui viene gestita la comunicazione su singolo file.

No, in quanto nelle specifiche tecniche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate è indicato che devono essere prodotti due file distinti uno per riepilogare tutti i documenti di vendita e uno per quelli di acquisto.

Per la Comunicazione delle Fatture Emesse e Ricevute non è disponibile un software di controllo, come invece avviene per la Comunicazione Liquidazioni Periodiche I.V.A.. L’unico controllo disponibile è all’interno del portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate, ma può essere utilizzato solo dagli utenti che effettuano un upload manuale direttamente all’AdE stessa. Per coloro che si avvalgono dell’invio tramite Digital Hub, il servizio mette a disposizione la validazione del file XML, che consiste in un controllo formale del contenuto del file stesso.
VARIAZIONI, RETTIFICHE E SCARTO

Le rettifiche non sono le note credito/debito; le note credito/debito sono registrazioni (contabili) di note di variazione emesse/ricevute relative alle fatture del periodo comunicato, stampate sui registri I.V.A.. Le rettifiche della Comunicazione, sono invece le variazioni e correzioni che avvengono dopo l’invio della Comunicazione all’Agenzia delle Entrate e per cui si è già ricevuta una notifica di “Accettazione” (stato “Accettato SdI”).
Ad eccezione dell’annullamento dell’intera comunicazione, ogni operazione di rettifica è relativa ad un singolo documento; ciò significa che per ogni variazione da apportare alla comunicazione, verrà generato un nuovo file XML che dovrà a sua volta seguire lo stesso iter della comunicazione attraverso i vari stadi di elaborazione, fino ad arrivare allo stato “Accettato SdI” o “Scartato SdI”.

È possibile modificare una comunicazione già inviata all’intermediario, utilizzando la funzione “Imposta stato comunicazione” prevista nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.”. La funzionalità è visibile dal menu contestuale che si apre premendo il tasto destro del mouse dopo aver selezionato la comunicazione d’interesse. È necessario selezionare lo stato “Inserito” ed entrare in modifica della comunicazione per apportare le variazioni. Una volta apportate le modifiche si dovrà rigenerare il file XML ed effettuare nuovamente l’invio all’intermediario. A questo proposito, si consiglia di verificare con il proprio consulente fiscale il nome del file XML e in particolare il progressivo da utilizzare.

Per coloro che si avvalgono di un intermediario per l’invio della comunicazione, è consigliabile che sia l’intermediario stesso ad effettuare le rettifiche, in quanto il file XML generato da Gestionale 1 potrebbe essere aperto e/o elaborato dall’intermediario con una propria soluzione software. La gestione delle rettifiche avviene sulla base della posizione del documento trasmesso nella comunicazione originaria, di conseguenza si potrebbe rettificare un documento diverso da quello atteso se successivamente all’invio la posizione assunta da tale documento è stata variata.
In Gestionale 1, la gestione delle rettifiche è comunque fruibile tramite due apposite voci dal menu contestuale, che compare cliccando con il tasto destro del mouse sulla singola comunicazione nella scelta “Gestione CADI/Esterometro”. Tali voci sono:
- Imposta identificativo file, che permette di eseguire un’operazione propedeutica alla gestione delle rettifiche vera e propria; essa consente infatti di “agganciare” le rettifiche al file della comunicazione originale, tramite l’impostazione di un identificativo univoco fornito dall’Agenzia delle Entrate in seguito al completamento dell’iter per la comunicazione;
- Gestisci rettifiche, che consente di gestire le singole rettifiche, dalla generazione del file XML fino all’invio all’intermediario.

Nella finestra “Gestione Rettifiche Comunicazione Analitica Dati I.V.A. – Fatture Emesse e Ricevute” tramite appositi pulsanti, è possibile annullare l’intera comunicazione oppure inserire, rettificare o annullare un singolo documento.
In base a quanto riportato nella Risoluzione N.104/E del 28 luglio 2017 dell’Agenzia delle Entrate, eventuali variazioni o correzioni della comunicazione, possono essere oggetto di sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate a seconda del momento in cui vengono presentate. Si consiglia pertanto di effettuare tali operazioni solo in accordo con il proprio consulente fiscale.
Effettuando l’annullamento dell’intera comunicazione, una volta generato il file XML, la Comunicazione trasmessa in precedenza assume lo stato “Richiesto annullamento”; si potrà quindi riportare la Comunicazione allo stato “Inserito” per modificare i dati, e re-inviarla nuovamente solo quando il file XML relativo all’annullamento avrà concluso il proprio iter con la ricezione della notifica di accettazione da parte dell’AdE.

In caso di ricezione di una notifica di scarto (stato “Scartato SdI”) è possibile visualizzare il contenuto della notifica accedendo alla scheda “Iter Completato” della scelta “Collegamento a Digital Hub” e, una volta selezionata la comunicazione è necessario premere il pulsante “Info comunicazione” e successivamente il pulsante “Visualizza notifica” una volta selezionata la notifica d’interesse.

Per inviare una nuova Comunicazione è necessario riportare la comunicazione allo stato “Inserito”, tramite la funzione “Imposta stato comunicazione” (visibile dal menu contestuale che si apre con il tasto destro del mouse selezionando la comunicazione d’interesse) e modificare i dati selezionando il pulsante “Prepara” nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.” per rigenerare il file XML e re-inviare una comunicazione che sostituisce quella precedentemente scartata.

La ricezione di una notifica di scarto (stato “Scartato SdI”), significa che la Comunicazione non ha superato i controlli formali che il Sistema di Interscambio (SdI) effettua prima dell’invio del file XML all’Agenzia delle Entrate, pertanto può essere re-inviata riportandola allo stato “Inserito” e modificandone i dati.
Invece, in caso di ricezione di una notifica di accettazione (stato “Accettato SdI”), la comunicazione è stata inviata correttamente all’Agenzia delle Entrate, pertanto diventa possibile apportare solo delle variazioni/rettifiche sui dati trasmessi, tramite la funzione “Gestisci Rettifiche” (visibile dal menu contestuale che si apre con il tasto destro del mouse selezionando la comunicazione d’interesse) nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.”.
Ad eccezione dell’annullamento dell’intera comunicazione, ogni operazione di rettifica è relativa ad un singolo documento; ciò significa che per ogni variazione da apportare alla comunicazione, verrà generato un nuovo file XML che dovrà a sua volta seguire lo stesso iter della comunicazione attraverso i vari stadi di elaborazione, fino ad arrivare allo stato “Accettato SdI” o “Scartato SdI”.

Se la Comunicazione si trova in stato “Generato”, in quanto è stato generato il file XML, ma non è ancora stata inviata al Digital Hub oppure all’intermediario, è possibile riportarla allo stato “Inserito”, tramite la funzione “Imposta stato comunicazione” (visibile dal menu contestuale che si apre con il tasto destro del mouse selezionando la Comunicazione d’interesse) e modificare i dati premendo il pulsante “Prepara” nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.”. Se la Comunicazione, invece, è già stata inviata al Digital Hub e l’utente è in attesa della notifica di accettazione/scarto oppure è stata inviata all’Agenzia delle Entrate avvalendosi dell’intermediario, è consigliabile attendere la conclusione dell’iter con la ricezione della notifica, ed in seguito:
- in caso di scarto (stato “Scartato SdI”), è necessario riportare la comunicazione allo stato “Inserito”, tramite la funzione “Imposta stato comunicazione” (visibile dal menu contestuale che si apre con il tasto destro del mouse selezionando la comunicazione d’interesse) e modificare i dati premendo il pulsante “Prepara” nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.” per rigenerare il file XML e re-inviare una comunicazione che sostituisce quella precedentemente scartata;
- in caso di accettazione (stato “Accettato SdI), è possibile effettuare delle variazioni relative ai dati trasmessi, utilizzando la funzione “Gestisci rettifiche”, che compare cliccando con il tasto destro del mouse sulla singola comunicazione nella scelta “Gestione CADI/Esterometro”.
In base a quanto riportato nella Risoluzione N.104/E del 28 luglio 2017 dell’Agenzia delle Entrate, eventuali variazioni o correzioni della comunicazione, possono essere oggetto di sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate in base al momento in cui vengono presentate. Si consiglia pertanto di effettuare tali operazioni solo in accordo con il proprio consulente fiscale.
FIRMA DIGITALE

Nel contesto del Digital Hub si parla di firma digitale “automatica” quando il certificato di firma (di tipo HSM) viene rilasciato da Zucchetti in qualità di Certification Authority. L'utente in possesso di un certificato di firma di questo tipo potrà, infatti, associare tale certificato alla propria “azienda master” (accedendo a Digital Hub da web browser, nella scelta “Impostazioni \ Dati azienda” nella sezione “Servizi di firma”), rendendo di fatto automatico il processo di firma di un file inviato al Digital Hub dal gestionale o tramite il portale. Non è tuttavia necessario essere in possesso di un certificato di firma così fatto, per utilizzare il servizio CADI; è infatti anche possibile disporre di un certificato di firma personale, utilizzabile per firmare i documenti tramite dispositivo proprio (lettore di smart card, dispositivo USB, ecc.), o rilasciato da altra Certification Authority. In questo caso il file firmato dall'utente dovrà essere importato manualmente in Digital Hub per poter quindi essere inviato all’Agenzia delle Entrate.

Se in Gestionale 1, nella scelta “Parametri Comunicazione Analitica Dati I.V.A.”, nella scheda “Fatture emesse e ricevute”, per firmare il file XML della Comunicazione è stata selezionata la firma “<Predefinita>”, viene utilizzato il servizio di firma impostato nell’azienda Cedente/Contribuente del Digital Hub e, in presenza dell’opzione “Predefinito azienda master” sul cedente stesso, viene considerata la firma HSM codificata nei dati azienda “Master” con l’opzione “Predefinito”. Qualora invece in Gestionale 1 venisse indicato un servizio di firma specifico, questo prevarrà sulla scelta del certificato di firma impostata in Digital Hub.

Il numero di certificati di firma digitale da acquistare non è necessariamente legato al numero delle aziende gestite in Gestionale 1. Qualora l’utente abbia acquistato più firme HSM Zucchetti C.A., accedendo al Digital Hub da web browser, nella scelta “Impostazioni \ Dati azienda” nella sezione “Servizi di firma” saranno presenti i campi “Firma HSM” in base al numero di certificati di firma acquistati. Ad esempio, se sono stati acquistati 3 certificati di firma si indicheranno 3 “Firme HSM”. Inoltre, nella scelta “Impostazioni \ Cedenti” per ogni singola azienda gestita è consigliabile selezionare il “Servizio di firma” da utilizzare. In Gestionale 1, per ogni singola azienda di lavoro nella scelta “Parametri Comunicazione Analitica Dati I.V.A.”, nella scheda “Fatture emesse e ricevute”, si dovrà selezionare la firma da utilizzare per l’invio della Comunicazione tramite Digital Hub che si suppone coincida con quella impostata nell’azienda Cedente/Contribuente del Digital Hub.

Qualora l’utente fosse in possesso di un proprio dispositivo di firma (smart card, chiavetta USB o altra firma anche non Zucchetti), potrà comunque firmare il file esternamente a Digital Hub ed in seguito procedere con l’importazione manuale del file nel Digital Hub stesso. In questo caso però, non sarà possibile utilizzare la scelta “Collegamento a Digital Hub” nel gestionale per tenere monitorata la comunicazione nell’intero processo di invio. I passaggi che l’utente dovrà eseguire sono i seguenti:
- in Gestionale 1, nella scelta “Gestione Comunicazione Analitica Dati I.V.A.”, una volta creato il file XML, premere il pulsante “Esporta file” per salvarlo in locale sul PC;
- firmare il file XML esportato dal gestionale con il proprio dispositivo di firma;
- accedendo al Digital Hub da browser web, importare il file XML firmato con lo stato iniziale documento “Da confermare”, accedendo alla DASHBOARD della “Comunicazione Dati Fatture” e premendo il pulsante “Nuovo” presente nella scheda “Da lavorare”;
- selezionando il file importato, cliccare su “Conferma” per inviare la comunicazione al servizio Digital Hub e avviare l’intero processo di invio che si concluderà con la ricezione della notifica di accettazione o di scarto.