Gestione delle scorte di magazzino

Parametri Scorte di Magazzino

La gestione delle scorte di magazzino si basa su di un compromesso tra esigenze contrastanti: da una parte si vorrebbero ridurre al minimo le scorte di magazzino, dall'altra si vorrebbe sempre avere a disposizione tutto quello che serve per soddisfare le richieste di vendita.

Perché le scorte di magazzino devono essere minimizzate?

  • Perché acquistare significa perdere liquidità che potrebbe rendere se viene investita
  • Perché mantenere merce in magazzino costa in quanto si devono pagare delle spese relative ad ambienti, affitti, conservazione, imballaggi, climatizzazione, addetti al magazzino, persone di sorveglianza, assicurazioni, luce, acqua, ecc.

Perché è bene avere sempre un certo quantitativo di scorta disponibile?

Per evitare di perdere ordini dai clienti, perdere prestigio o addirittura perdere i clienti nel momento in cui si viene ritenuti inaffidabili. Inoltre, se le scorte sono materie prime necessarie ad una produzione non averle significa arrestare la produzione perdendo anche tempo lavoro da parte degli addetti alla produzione. Le domande chiave della problematica sono estremamente semplici:

  • Quando è necessario approvvigionarsi?
  • Quanti articoli sono necessari?
  • Da quale fornitore è meglio approvvigionarsi?
La risposta a queste domande prende il nome di

metodologia di approvvigionamento che ha l'obiettivo di minimizzare i costi garantendo un elevato grado di servizio al cliente.

Oltre alla metodologia si dovrà permettere all'azienda di capire se le scorte vengono gestite in modo ottimale o meno, per far questo vengono solitamente considerati degli indicatori statistici di controllo (in particolare l'indice di rotazione delle scorte). Le problematiche associate alla gestione delle scorte variano di molto in base alla tipologia e alla dimensione delle aziende e ai mercati a cui le aziende si riferiscono.

La metodologia tradizionale prevede le seguenti modalità di approvvigionamento:

  • La modalità di breve periodo, legata alla domanda, analizzando l'orizzonte temporale in avanti, cioè basata sul piano di produzione e sugli ordini clienti (detta gestione a fabbisogno) e su un piano di vendita previsionale.
  • La modalità basata sul reintegro basato sull'andamento statistico del venduto, mediante l'uso di parametri medi di riferimento stabiliti in periodi precedenti (detta gestione a scorte). Questa modalità si suddivide a sua volta in: reintegro a quantità fissa (basata sul lotto economico) e reintegro a tempo fisso (in cui il fornitore rifornisce la merce a tempi regolari).
Le due modalità (gestione a fabbisogno e gestione a scorte) si adattano a due tipi di materiali diversi:

  • Il prodotto finito (in gergo si dice materiale non dipendente) può essere reintegrato con la gestione a scorte
  • Il semilavorato, la materia prima (in gergo si dice materiale dipendente) che entrano tipicamente a far parte di distinte base per la produzione e che manifestano delle variazioni quantitative ad andamento molto irregolare caratterizzato da picchi improvvisi che non sono gestibili in modo corretto basandosi sullo studio del passato (gestione a scorte).
Ci sono poi articoli che non seguono nessuna delle due logiche e che devono essere approvvigionati in maniera separata (materiali di consumo estranei al processo produttivo, utensili, ecc.) in pratica si richiede per questi un'operazione manuale.